19 Febbraio 2012, ore 18.30. La 20° edizione dell’Eudishow chiude trionfalmente i battenti dietro l’ultimo visitatore.
La sfida che attendeva l’organizzazione della fiera della subacquea non era certo da sottovalutare: la piazza di Milano è un banco di prova impegnativo per qualunque genere di esposizione e l’abbinamento con la BIT, la Borsa Internazionale del Turismo, pensato e voluto da Assosub e da Fiera Milano, si è dimostrata una combinazione vincente e sono i numeri a dimostrarlo.
I visitatori hanno fatto registrare il nuovo record di affluenza per questa fiera con 32.000 presenze, premiando gli oltre 200 espositori (anche questo un record) che hanno voluto confermare anche per il 2012 la loro fiducia all’Eudishow.
Come per le passate edizioni, HDS Italia è stata presente a questa edizione dell’Eudishow grazie all’appoggio di Assosub e SEI che, credendo nelle potenzialità culturali della nostra associazione, hanno consentito l’allestimento di una mostra tematica in uno spazio di notevoli dimensioni affiancato al consueto stand con il bookshop. La fiducia è stata ripagata dal notevole apprezzamento giunto dai tanti visitatori dell’Eudishow che si sono soffermati tra le attrezzature esposte.
La mostra, intitolata “La conquista delle profondità”, ha proposto attraverso l’esposizione di cinque rari scafandri completamente allestiti su altrettanti manichini, un percorso storico (dal 1920 al 1960) partendo dai primi apparati “rebreather” collegati a scafandri da palombaro per uso di ossigeno o miscele nitrox fino a quelli per le miscele elio-ossigeno per alta profondità. L’apparecchiatura in assoluto più ammirata è stato uno scafandro americano MKV Helium del 1944 che, collocato all’interno di un originale basket da immersione, si imponeva al centro dello spazio espositivo.
Appuntamento alla 21° edizione dell’Eudi Show a Fiera Milano dal 15 al 17 febbraio 2013.Notevole è stato l’afflusso di soci, amici e visitatori presso il nostro stand e come sempre gettonatissimo non solo il bookshop ma soprattutto il “retrobottega” della Historical Drinking Society.